La gestante ha il diritto di essere informata circa eventuali carenze strutturali della struttura sanitaria presso la quale effettuerà il parto.
Nel caso in cui il neonato riporti danni neurologici irreversibili derivati da ipossia cerebrale spetta il diritto al risarcimento del danno. In particolare, la Corte di cassazione con la sentenza n. 25907/2013 ha dichiarato dovuto il risarcimento del danno nel caso in cui la struttura sanitaria sia sprovvista del reparto di pediatria neonatale e di tale mancanza non sia stata informata la madre.
Il difetto di informazione, non ha consentito alla madre di scegliere un altra struttura sanitaria in cui partorire. La Cassazione ha stabilito il seguente principio: "se la struttura sanitaria presso cui è stata programmato un parto non ha dotazioni strutturali idonee a far fronte ad eventuali parti prematuri, è necessario che la gestante sia adeguatamente informata di tale carenza e dei rischi che ne conseguono". Tanto il primario, quanto la struttura sanitaria dovranno risarcire il danno.
Inoltre, in questi casi, i sanitari devono provvedere a disporre il trasferimento della donna in una sede ospedaliera più adeguata.