L'Associazione Consumatori Omnia ti assisterà in maniera completamente gratuita.

Consumatori e utenti uniti per il recupero dell'iva sui rifiuti.


 I consumatori possono chiedere la restituzione di una parte della tassa sui rifiuti.

Potresti avere diritto alla restituzione di una parte della tassa sui rifiuti.

I consumatori e le imprese che hanno pagato la tassa sui rifiuti possono chiedere ed ottenere la restituzione del 10% dell'importo totale.

La maggior parte dei gestori del servizio di igiene ambientale, applicavano una maggiorazione del 10% a titolo di imposta sul valore aggiunto. Altri gestori continuano ancora oggi ad applicare l'iva.


Perché l'iva sui rifiuti è illegittima?

L'applicazione dell'iva sui rifiuti era illegittima, come confermato dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 238 del 24 luglio 2009. A fondamento di questa decisione risiede la considerazione che la TIA è essa stessa una tassa e come tale non può essere assoggettata ad iva.
Anche la Corte di cassazione con la sentenza dell'8 marzo 2012, n. 3756 ha confermato il principio della non applicabilità dell'iva.


A quanto ammonta la somma che può essere richiesta?

Per stabilire la somma esatta, il consumatore deve recuperare le ricevute pagate e sommare le somme pagate a titolo di iva.


Cosa devo fare per ottenere la restituzione?

Dopo aver trovato le ricevute, l'utente (consumatore o impresa) può rivolgersi ad uno degli sportelli dell'Associazione Consumatori Omnia.
Puoi scaricare e compilare il modulo e inviarlo all'ente che ha emesso la fattura. Puoi anche inviare una copia all'Associazione Consumatori Omnia attraverso questa pagina.


L'ente ha tempo novanta giorni per rispondere alla tua richiesta. Trascorsi inutilmente i novanta giorni dall'invio della richiesta potrai proporre ricorso.