immagine articolo 21Può l'Agente della Riscossione utilizzare come strumento notificatore la posta elettronica certificata?


L'art. 26 comma 2 del DPR 602/1973 prevede che “La notifica della cartella può essere eseguita, con le modalità di cui al decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 2005, n. 68, a mezzo posta elettronica certificata, all'indirizzo risultante dagli elenchi a tal fine previsti dalla legge”.
Quindi in teoria la risposta è affermativa. L'Ente impositore può notificare tramite pec. Allora perché ci si pone il problema?
Non si può sottacere a tal riguardo le disposizioni previste dall'art. 6 prescritte nel Decreto Legislativo n. 82/2005 secondo cui "le Pubbliche amministrazioni utilizzano la posta elettronica certificata per ogni scambio di documenti e informazioni con i soggetti interessati che ne fanno richiesta e che hanno preventivamente dichiarato il proprio indirizzo di posta elettronica certificata".


In linea di massima affinché la Pubblica Amministrazione possa trasmettere a mezzo pec un documento od una informazione telematica che valga anche ai fini del D.P.R. 602/73 (art. 26 - notificazioni) è necessario, inderogabile ed essenziale, che ci sia stata una espressa ed esplicita richiesta del soggetto interessato dal procedimento.
Soltanto quando quest'ultimo abbia espresso il suo parere favorevole, rilasciando consenso liberatorio all'utilizzo dell'indirizzo pec, l'Ente Impositore può notificare telematicamente gli atti e le informazioni di cui all'art. 6 del Codice dell'amministrazione digitale.
Tornando alla domanda originaria.

Può l'Agente della Riscossione notificare l'atto tramite pec al contribuente?
La notifica telematica via pec, ai sensi dell'art. 26 D.P.R. 602/73, può essere eseguita solo ad indirizzi registrati in appositi elenchi a ciò destinati e la cui sfera di utilizzo è limitata alla volontà del richiedente che presti consenso ai fini della corrispondenza informatica.
La notifica tramite pec è una notifica legittima?


Il profilo della legittimità costituzionale vedrebbe una notifica tramite pec come illegittima poiché non garantisce alcuna libertà al destinatario al fine di poter scegliere modalità, tempi e ricezione dell'atto o del documento informatico.