immagine articolo 11Di  seguito  una  disamina  delle  ipotesi  che  riguardano  le  diverse  procedure  relative all'assunzione    di    badanti    extracomunitari   già    residente    in    Italia    e badanti extracomunitari che devono essere assunti e che invece risiede all’estero.


Nella  prima  ipotesi  ovvero  se  il  badante  extracomunitario  è  già  residente  in Italia,  il datore  di lavoro  che  intende  assumerlo  non  dovrà più  compilare  il “modello  Q”  per stipulare  il  contratto  di soggiorno  come  accadeva  in  passato.  

Adesso le  obbligazioni contenute  nel  modello “Q”  sono  state  recepite  nell'ultima  versione  (legge 2/2009) delle  Comunicazioni  obbligatorie  di assunzione,  variazione  e  cessazione  che  i  datori di lavoro domestico devono trasmettere all’Inps  utilizzando  le procedure online dell’Istituto (circolare  del Ministero  del  Lavoro  e  delle  Politiche  Sociali  n.4773  del  28 novembre).

Il  lavoratore  extracomunitario  già  residente  in  Italia  dovrà  essere  in  possesso  di  un permesso  di soggiorno  valido  per  lo  svolgimento  di un’attività  lavorativa  e  nel momento  del  rinnovo  del permesso  di  soggiorno,  lo  straniero,  dovrà  esibire  in Questura la copia della Comunicazione Obbligatoria di Assunzione.Nella seconda ipotesi ovvero se il lavoratore extracomunitario non è ancora entrato in Italia,  il  datore  di lavoro  che  vuole  assumerlo  deve  attendere  la  pubblicazione  sulla Gazzetta  Ufficiale  del  c.d. “decreto  Flussi”  dell’anno  in  corso  e,  a  partire dalle scadenze indicate, presentare la domanda di nulla osta al lavoro. Una  volta  che  viene  concesso  il  nulla  osta,  lo  Sportello  Unico  per l’immigrazione  lo trasmette  per  via  telematica  insieme  alla  proposta  di  contratto  di  soggiorno  alla competente  rappresentanza  diplomatico-consolare  italiana  all’estero,  che  rilascerà  al lavoratore il visto d’ingresso da lui precedentemente richiesto. Il  cittadino  extracomunitario, ottenuto il  visto  d’ingresso  presso  la  rappresentanza diplomatica  o  consolare  italiana  all’estero,  dovrà  recarsi  entro  8  giorni  dall’ingresso in  Italia, presso  lo  Sportello  Unico  per  firmare  sia  il  contratto  sia la  richiesta  di permesso di soggiorno, da spedire alla prefettura con raccomandata A/R postale.

La  Questura,  infine,  convocherà  il  cittadino  extracomunitario  per  la  consegna  del permesso di soggiorno. Lo  Sportello  Unico  consegnerà  al lavoratore,  oltre  al  contratto  di  soggiorno,  una copia della Carta dei Valori ed una guida alle leggi sull’immigrazione predisposta dal Ministero dell’Interno tradotta nella sua lingua.