Il lavoro autonomo occasionale rientra nella fattispecie del contratto d’opera disciplinata dall’art. 2222 del codice civile.
Il menzionato articolo fornisce la definizione di contratto d'opera prevedendo quali caratteri essenziali la prestazione di lavoro prevalentemente personale, l'assenza di vincolo di subordinazione e la corresponsione di un corrispettivo. Il lavoratore autonomo occasionale non necessariamente deve possedere una partita Iva.
Il lavoratore autonomo occasionale emette fattura?
La risposta è assolutamente negativa! Il lavoratore autonomo occasionale dovrà rilasciare una quietanza dell’importo percepito di prestazione occasionale, specificando che trattasi di prestazione fuori dal campo di applicazione dell’iva ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 633/197. La ricevuta dovrà contenere i dati del prestatore, i dati del committente, la descrizione della prestazione svolta, l’importo lordo, l’eventuale ritenuta d’acconto, l’importo netto percepito, la data, il luogo e la firma del prestatore che rilascia la ricevuta.
Se l’importo della prestazione supera euro 77,47 è necessario apporre all’originale della ricevuta per prestazione occasionale una marca da bollo da 2 euro.Nel caso in cui il reddito percepito nell’anno derivante da attività occasionali anche da una pluralità di committenti superi l'importo di euro 5.000 è obbligatoria l’iscrizione alla Gestione Separata dell’Inps ed al versamento dei relativi contributi.
In particolare l’obbligo decorre nel momento in cui il lavoratore occasionale supera la predetta soglia, e solo per l’importo eccedente i 5.000 euro, ad esempio se nel corso dell’anno si percepiscono euro 6.000 di compensi occasionali i contributi previdenziali devono essere versati sull’eccedenza, pari a 1.000 euro con le aliquote previdenziali in vigore al momento di superamento della soglia, previa iscrizione del lavoratore alla Gestione Separata presso l’Inps. Per quanto riguarda l’applicazione delle ritenute previdenziali, 2/3 della ritenuta prevista sarà a carico del committente mentre 1/3 sarà a carico del lavoratore.