Di recente introduzione, è il danno da nascita indesiderata.
La legge concede alla madre di interrompere la gravidanza tutte le volte in cui, sulla base delle diagnosi prenatali, si ha motivo di ritenere che dalla nascita possa derivare alla partoriente un danno grave alla salute, inteso anche sotto l'aspetto psicologico.
Il danno da nascita indesiderata riguarda una situazione molto delicata nella quale a causa di un errore medico, non viene identificata una malformazione del feto, impedendo così alla madre di decidere consapevolmente se interrompere o meno la gravidanza. In questo caso si apre per i genitori la possibilità di richiedere il risarcimento del danno.
Quanti tipi di danno si possono prospettare?
La prima ipotesi consiste nel danno non patrimoniale. Questo danno riguarda la sistuazione psicologica che il genitore dovrà affrontare per far fronte a questa situazione non preventivata, di malformazione o patologia del figlio.
Tale disagio psicologico dovrà tuttavia essere dimostrato.
La seconda ipotesi consiste nel danno patrimoniale. Tale tipologia di danno consiste nel dover risarcire i genitori di tutte le spese ulteriori da sostenere per la gestione delle condizioni del figlio malformato.
Risulta ancora molto dibattuto il tema relativo al risarcimento dovuto al soggetto nato malformato, come diritto a non nascere se non sano.