Il canone venne istituito dal regio decreto 246 del 1938 così il quotidiano il “Giornale” facendosi avanti, nel 2010, chiese al Parlamento di abolire tale legge.
Da quel momento sono stati fatti pochi passi ma buoni; difatti alcuni utenti sono riusciti a far disdire legalmente il loro canone. La legge del ‘38 prevede la possibilità di compilare una richiesta di disdetta per chiedere il “suggellamento” della tv.
Questa procedura prevede la chiusura della Tv in un sacco di juta. Questa procedura, ormai, non è più praticata dalla rai, perché violerebbe il diritto costituzionalmente garantito di vedere tutti gli altri canali tv.
Quindi, il consumatore può evitare di pagare il canone chiedendo il suggellamento che però non verrà concretamente attuato. In altri termini, a seguito della sola richiesta cessa l'obbligo di pagare il canone, anche se il suggellamento non viene posto in essere.