Nelle controversie la banca deve produrre tutti gli estratti conto e dimostrare di averli regolarmente comunicati al cliente.
Proprio nel momento in cui le istituzioni sembrano sostenere gli interessi delle banche, la Corte di cassazione, con l’ordinanza del 1 luglio 2014 si schiera a fianco del correntista.
L’ordinanza prevede che, nel caso in cui l’istituto di credito notifichi al proprio cliente un decreto ingiuntivo per la scopertura su conto corrente, la banca è tenuta a dimostrare, nei termini di 60 giorni, di aver inviato al correntista le opportune comunicazioni, anche al fine di tracciare in modo analitico qualsiasi movimento bancario. La banca deve fornire al correntista le comunicazioni tempestivamente, per consentirgli le opportune contestazioni e le eventuali impugnazioni.
La Cassazione stabilisce così che incombe sulla banca l’onere della prova di aver effettuato le comunicazioni.
Solitamente le banche informano i correntisti solo con posta semplice e non con raccomandata a.r.