Con la sentenza n. 15899/16 del 29 luglio 2016, la Corte di Cassazione fa il punto sulle multe illegittime scattate con gli autovelox.
Cosa dice la sentenza?
Il Comune, per poter validare le multe degli autovelox, dovrà ripetere l’avviso della presenza di controlli elettronici ad ogni incrocio, poichè anche l’automobilista che si immette nella carreggiata in un punto successivo a quello dell’avviso ha il diritto di sapere che, dopo poco, potrebbe trovare un autovelox ed incappare, così, in una multa.
In definitiva, la Suprema Corte di Cassazione si è espressa in merito alla segnaletica, spesso ingannevole, del posizionmento degli autovelox. In particolare, non basta segnalare la presenza con un cartello stradale che avvisa della presenza di un autovelox se, dopo pochi metri, vi è la presenza di incroci. Alla luce di quest'ultima pronuncia, l’amministrazione è vincolata ad apporre un ulteriore cartello nei pressi di ogni incrocio che avvisi della presenza di un autovelox, in modo da evitare che per l'automobilista scattino le c.d. “multe illegali”.
Le multe derivanti dai cosiddetti autovelox non segnalati adeguatamente sono destinate a calare drasticamente in seguito a questa pronuncia.